6.1. LA CITTÀ E I NUOVI CITTADINI

La presenza di cittadini immigrati nella nostra città ha determinato nel corso degli anni cambiamenti positivi in vari ambiti culturali e sociali, pur accompagnati da interrogativi e resistenze. La dimensione strutturale del fenomeno richiede ora un ulteriore passo avanti per la realizzazione di una piena cittadinanza di coloro che, portando stili di vita, lingue e culture diversi, contribuiscono quotidianamente alla vita economica e sociale con il loro lavoro, nel rispetto di leggi e regole.

Pertanto proponiamo:

  • Coordinamento dell’accoglienza degli alunni stranieri nelle scuole dell’infanzia e dell’obbligo in collaborazione attiva con Sportello Stranieri Scuola.
  • Coordinamento dei progetti per l’alfabetizzazione linguistica e l’educazione civica degli adulti stranieri gestiti da istituzioni pubbliche e dal volontariato.
  • Impegno a favorire la piena espressione della libertà di culto, così come sancito dalla Costituzione. 
  • Promozione di interventi di supporto e riqualificazione nei quartieri con presenza di popolazione immigrata in collaborazione con le agenzie del territorio e il volontariato.
  • Applicazioni di criteri di equilibrata distribuzione abitativa delle persone immigrate.

OBIETTIVO #6: LA CITTÀ

Le politiche urbane devono puntare al miglioramento della qualità della vita dei cittadini – nei termini di una migliore conciliazione dei tempi familiari, degli orari di lavoro e degli orari per il tempo libero.

Azioni da svolgere:

  • Coordinare gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici e dei servizi pubblici;
  • Favorire l’uso delle nuove tecnologie negli uffici pubblici a servizio dei cittadini;
  • Promuovere politiche di conciliazione relative agli orari nei luoghi di lavoro e incentivare il telelavoro;
  • Incrementare il trasporto pubblico e sincronizzarne gli orari non solo con quelli delle scuole ma anche con quelli dei luoghi di lavoro e di cura;
  • Migliorare la compatibilità tra gli orari degli esercizi dedicati allo svago e alla socialità e gli orari di riposo dei residenti.

OBIETTIVO #5: LA FAMIGLIA

Nella nostra città le famiglie, sia quelle tradizionalmente concepite che quelle risultanti dalla diverse scelte e storie di vita delle persone, rappresentano la struttura di base di ancoraggio dei singoli individui che in essa costruiscono legami e tra gli stessi e la comunità. Le famiglie sono quindi elementi centrali di attenzione e cura delle politiche sociali.

Intendiamo organizzare azioni di sostegno al “fare Famiglia” e attivare sinergie con consultori, Provincia e reti sociali per la formazione delle giovani coppie e per la formazione dei genitori.

Vogliamo anche avviare azioni di sostegno al reddito:

  • Applicazione dell’ISEE nelle rette delle mense scolastiche e introduzione della sospensiva del pagamento in caso di licenziamento dal lavoro dei genitori; 
  • Applicazione ISEE anche per i servizi che accompagnano e integrano l’intervento della scuola (pre/post scuola, aiuto compiti, CRE estivi);
  • Ripristino del “Prestito sull’onore” per esigenze particolari delle famiglie di carattere transitorio.

A sostegno delle famiglie, ci proponiamo di perseguire l’incremento dell’offerta dei Nidi comunali e convenzionati con apertura a nuove forme innovative: nidi part-time, baby parking a ore e a chiamata aperti anche a mamme in cerca di lavoro. Vogliamo anche favorire la realizzazione di nuovi progetti per i preadolescenti (età 11/14 anni).

OBIETTIVO #4: PERSONE IN GRAVE DIFFICOLTÀ SOCIALE

La città vede la presenza di persone in grave difficoltà sociale. La crisi economica ha spinto nella fascia degli emarginati persone che vivevano in condizioni di normalità, determinando una situazione di emergenza.

Ci proponiamo di:

  • Coinvolgere i Comuni del territorio provinciale in forma istituzionale per il monitoraggio del fenomeno e per il potenziamento degli interventi di reinserimento sociale;
  • Favorire e attivare progetti di occupazione attraverso lo strumento delle borse lavoro;
  • Favorire l’inclusione sociale anche attraverso progetti che prevedano forme di residenza temporanea; 
  • Rafforzare lo strumento della convenzione con gli enti e le associazioni del volontariato e del terzo settore che si prendono cura della grave marginalità;
  • Promuovere eventi di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per il superamento delle barriere culturali
  • Individuare risorse per consentire di accedere al prestito d’onore.

Una particolare attenzione deve essere rivolta alla presenza del Carcere nel territorio cittadino. La città deve riconoscere questa presenza, perseguendo obiettivi di recupero perché “ogni persona reinserita nel suo tessuto sociale è una vittoria della comunità e una vittoria per ogni detenuto”. Andrà promossa l’applicazione, là dove possibile, dell’Articolo 21 dell’Ordinamento Penitenziario per la realizzazione di lavori di pubblica utilità da realizzarsi a favore della città da parte di quei detenuti che ne facciano richiesta.

OBIETTIVO #3: ASSISTENZA AGLI ANZIANI

La longevità, caratteristica oggi della popolazione della nostra città, costituisce un dato positivo, ma lo stesso dato impone nuove attenzioni. È necessario ampliare le modalità di assistenza domiciliare per consentire alla persona anziana di rimanere il più a lungo possibile nel proprio contesto di vita, cosa che costituisce il nostro primario obiettivo.

Azioni da svolgere:

  • Sostegno alle persone indigenti, non autosufficienti in particolare in caso di necessità di ricovero in strutture residenziali, attraverso la qualificazione dei servizi esistenti e l’intervento economico dove necessario.
  • Costituzione di un fondo di riserva per la contribuzione alle rette per gli aventi diritto in base alla dichiarazione ISEE.
  • Al fine di migliorare l’assistenza agli anziani nel proprio domicilio, sviluppare in collaborazione con il volontariato, azioni di prossimità per fronteggiare particolari eventi e per garantire la percezione di maggiore sicurezza sociale.
  • Incentivazione e supporto all’assistenza domiciliare presso i nuclei familiari, sviluppando le reti di servizi per assistenza, pasti, medicinali a domicilio, telesoccorso.
  • Potenziamento del Centro per il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (CeAD).
  • Sostegno ai luoghi di incontro esistenti nei quartieri per il potenziamento dell’offerta a favore di una serena attività in comunità e in famiglia.
  • Sviluppo dei Centri diurni integrati.
  • Attivazione dello Sportello Badanti per la realizzazione di servizi di badantato condiviso a livello di condominio e/o di quartiere.
  • Diffusione in tutti i quartieri dei progetti di “portierato sociale” o di “custodia sociale” nei condomini e quartieri per monitorare situazioni di difficoltà e solitudine e fornire aiuti per affrontare problemi legati alla quotidianità a carattere temporaneo.
  • Attivazione di “Telefono Argento”, ascolto telefonico rivolto prioritariamente agli anziani in condizione di solitudine.
  • Contenimento delle rette nelle RSA di competenza del Comune.

OBIETTIVO #2: PREVENZIONE DEL DISAGIO

Il mondo in cui viviamo registra una preoccupante incidenza di fenomeni che creano situazioni di disagio, dinamiche fondate sullo sfruttamento dell’essere umano, sulla creazione di dipendenze, sulla promozione dell’odio. A tutto ciò che può causare questo fenomeno intendiamo opporci, attraverso la prevenzione in tema di dipendenze (da sostanze legali e non, dalla ludopatia) e di comportamenti aggressivi correlati a bullismo, razzismo, violenza di genere. Intendiamo lavorare per contrastare ogni discriminazione di genere, religione, razza, opinione.

Da troppo tempo gli interventi, quando questi vengono realizzati, si limitano ad azioni di tipo repressivo spacciando tale tipologia con la ben diversa ed impegnativa Prevenzione sia di tipo primario (generale) che secondario (specifica). Reprimere e/o proibire non vuol dire Fare Prevenzione.

Azioni da svolgere:

  • Sviluppo della sinergia con ATS, ASST per la promozione della cultura della prevenzione con particolare riferimento alle patologie cardiovascolari, oncologiche, dipendenze da sostanze legali e non, ludopatie ecc
  • Sostegno alle iniziative dedicate agli stili di vita sana nelle scuole della città.
  • Contrasto delle ludopatie, limitando gli orari di apertura delle sale da gioco ed impedendo la loro vicinanza a luoghi sensibili.
  • Incidere positivamente nel percorso di crescita e sviluppo della personalità nell’età evolutiva.
  • Favorire nel percorso di crescita del fanciullo e dell’adolescente, la formazione di una personalità equilibrata
  • Sostenere i genitori dei bimbi e degli adolescenti (da 0 a 15 anni) nel loro impegno genitoriale (Progetto: aiuto a mamma e papà)
  • Sostenere gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie del Comune di Voghera nel loro impegno di educatori
  • Favorire nel percorso di crescita del fanciullo e dell’adolescente, la formazione della capacità di affrontare un evento traumatico o un periodo di difficoltà (percorsi per promuovere la resilienza)
  • Favorire nel percorso di crescita del fanciullo e dell’adolescente, la formazione della capacità di gestioni delle Emozioni (Ansia, Rabbia, Stress, ecc.)
  • Favorire nel percorso di crescita del fanciullo e dell’adolescente lo sviluppo della capacità di assumere decisioni, di comunicare, di relazionare, del senso critico, dell’empatia, della creatività, dell’intelligenza emotiva
  • Formazione del personale sulle “LIFE SKILLS” (Competenze per la vita)
  • Corsi di sostegno continuo agli insegnanti per la promozione di “LIFE SKILLS” 
  • Presenza nelle scuole di primo e secondo grado di psicologo a sostegno di insegnanti, studenti e genitori.

OBIETTIVO #1: SUPPORTO DISABILITÀ

L’inclusione è per noi un valore fondamentale e riteniamo che si debba realizzare con attenzione non solo all’individuo, ma anche alla sua famiglia.

A ogni persona in situazione di disabilità è necessario garantire un “Progetto di vita“. L’Amministrazione comunale deve avere responsabilità e cura di tale progetto, garantendo la piena inclusione sociale della persona disabile in ogni fase della sua vita e la possibilità di partecipare con la propria famiglia alla vita della comunità.

Azioni da svolgere:

  • Rimozione delle barriere architettoniche.
  • Interventi di accompagnamento della famiglia nella prima fase di diagnosi di disabilità   di un bambino.
  • Interventi di inclusione scolastica dei minori disabili, con attenzione ai tempi e alle modalità del percorso formativo.
  • Interventi di sollievo e di aiuto nelle situazioni di emergenza.
  • Sviluppo di esperienze di inclusione di minori e adulti disabili
  • Tutela delle persone affette da demenza e delle loro famiglie, attraverso il supporto alle famiglie con servizi di sollievo e interventi educativi.