OBIETTIVO #15: RECUPERO PIAZZA SAN BOVO

Analogo discorso può essere fatto in merito all’altra importante piazza cittadina, oggi oggetto di grave degrado e di pesante scontento da parte dei residenti.

Anche per questo luogo si prevede di dar corso ad un profondo processo di recupero e di riqualificazione, rivitalizzando la piazza e trasformandola da zona degradata e di solo parcheggio in uno spazio pulito, sicuro e dignitoso a disposizione della vita cittadina.

Gli spazi lasciati liberi dalle persone, dalle famiglie, dai bambini e dagli anziani vengono inevitabilmente occupati dal degrado, dalla sporcizia e dallo spaccio. Restituire la socialità alle aree pubbliche vuol dire sconfiggere criminalità e violenza. 

Il PD si impegna ad intervenire per invertire tale tendenza, restituendo gli spazi della città ai cittadini onesti ed alle loro famiglie.

Anche in questo caso i posti auto non più disponibili devono essere recuperati con una diversa e più funzionale gestione dell’autoporto.

OBIETTIVO #14: RECUPERO PIAZZA DUOMO

La realtà vogherese presenta anche in questo caso una forte anomalia. 

Voghera, infatti, risulta essere l’unica o quasi realtà nel panorama italico dove la piazza più centrale ed importante viene adibita a parcheggio.

Invero, il centro cittadino dovrebbe invece costituirsi ed essere vissuto come il luogo principe di incontro e di socializzazione dei cittadini attraverso tutta una serie di iniziative ludiche e culturali ed attraverso la messa a disposizione di adeguate aree per le attività commerciali presenti nella piazza medesima.

Il nostro slogan è: portiamo in piazza tante persone e riempiamola di vita.

Pertanto prevediamo la graduale e progressiva riqualificazione piazza Duomo con la creazione di spazi ludici permanenti con la contemporanea sistemazione dei cortili della ex Caserma finalizzati a parcheggio e con l’istituzione di un servizio a navetta tra il parcheggio e il centro cittadino in collaborazione con ASM.

Al fine di creare una piacevole cornice, ci impegniamo a dotare il centro cittadino (piazza Duomo e isola pedonale della via Emilia) di impianto di filodiffusione funzionante per l’intero anno a copertura delle fasce orarie del tardo pomeriggio e della serata.

Devono essere parallelamente create le condizioni più favorevoli e necessarie per la nascita e l’apertura di nuove realtà commerciali e per il consolidamento e la rivitalizzazione di quelle già presenti, mettendo a punto un pacchetto specifico di incentivi come esenzione pagamento TARI e tariffe agevolate di Luce e Gas, esenzione pagamento occupazione suolo, insegne e spazi pubblicitari.

OBIETTIVO #13: Sanità

L’impostazione scellerata che Regione Lombardia, nell’ultimo trentennio di governo della destra, ha imposto al sistema sanitario regionale, ha fatto sì che la nostra regione, descritta come un modello ed un’eccellenza in tema sanitario tanto da essere presa ad esempio in tutta Europa, fosse il luogo non solo più colpito dall’infezione da covid ma fosse anche e purtroppo il territorio ove più gravemente e drammaticamente si risentisse degli effetti negativi soprattutto in termini di numero di morti subiti.

La causa di tutto ciò va ricercata non solo nelle scelte o mancate decisioni assunte dalla giunta regionale in occasione dell’infezione (mancata chiusura di zone ad alto tasso di contagiosità, mancata dotazione al personale ospedaliero, al personale delle case riposo, ai medici di famiglia ecc. di presidi a loro protezione, mancata chiusura dei P.S. a rischio ed altro) ma va ricondotta soprattutto alla scelta politica di favorire la sanità privata a discapito della sanità pubblica.

Chiusura di troppi ospedali pubblici, soppressione di numerosi posti letto, personale medico, infermieristico e del comparto non sostituito, grave carenza di investimenti in apparecchiature, posti letto in terapie intensive fortemente insufficienti, medicina del territorio trascurata il tutto a fronte di un grosso sviluppo ed una espansione eccessiva delle strutture sanitarie private, sono state le scelte strategiche e politiche effettuate dalle varie giunte regionali di destra.

Questo modello in occasione di una situazione di emergenza acuta sanitaria ha mostrato tutti i suoi limiti, tutte le sue contraddizioni e tutte le sue inadeguatezze.

Quando i posti letto rimasti così disponibili sono stati, anche per il fallimento dell’intervento della medicina territoriale, in breve tempo saturati, il presidente leghista e l’assessore alla sanità della Regione Lombardia hanno deliberato il ricovero di alcuni pazienti covid dimessi dagli ospedali  in R.S.A. (residenze sanitarie assistenziali per anziani) ed il mantenimento di altri al loro domicilio, determinando, così, le condizioni più favorevoli  per il diffondersi del contagio con tutte le conseguenze disastrose poi accadute.

In questo modo si sono contagiati gli ospiti delle RSA ed i famigliari dei pazienti domiciliati; persone che a loro volta sono divenute involontari e inconsapevoli veicoli di ulteriore infezione. Le realtà istituzionali locali non hanno voluto o saputo colpevolmente intervenire per quanto di competenza ed il tutto ha posto la Lombardia al vertice delle regioni italiane per indice di contagio e per numero di morti sopportate.

Cosa l’amministrazione comunale può fare in presenza di una situazione di rischio acuto sanitario:

  • monitorare epidemiologicamente il fenomeno.
  • informare la popolazione e le forze politiche
  • essere da stimolo e controllo presso le autorità sanitarie locali (ATS – ASST)
  • rappresentare in modo determinato ed incisivo i pericoli e le esigenze locali presso la Regione 
  • offrire sostegno e supporto alle famiglie (economico, sociale)
  • attivare convenzioni con alberghi e/o motel per il ricovero di persone da sottoporre a quarantena 
  • organizzare campagne di sanificazione di locali e spazi pubblici
  • approvvigionarsi anche preventivamente di presidi sanitari adeguati per qualità e quantità.

Il PD vuole realizzare:

  • meno centralismo regionale, più ruolo alle comunità ed ai sindaci
  • potenziamento della medicina territoriale
  • presenza qualificata e rappresentativa all’interno dell’Ufficio di Direzione di A.T.S. ed A.S.S.T. di un rappresentante politico del territorio (Sindaci Pavia, Vigevano, Voghera)
  • più sanità pubblica e meno sanità privata. La salute dei cittadini deve essere di pertinenza del pubblico. 

Le opere pubbliche: standard e oneri di urbanizzazione

Prevediamo di introdurre sconti sugli oneri e sugli standard nel caso in cui gli interventi urbanistici rispettino alcuni parametri di virtuosità (edilizia in elevata classe energetica, ampie superfici destinate all’housing sociale); di non monetizzare gli oneri ma concordare la realizzazione delle prestazioni pubbliche; di collegare oneri e standard all’effettiva progressione cronologica delle trasformazioni urbane, nonché la possibilità di declinare gli standard stessi verso azioni di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio pubblico esistente.

Prevediamo di subordinare i nuovi permessi edilizi e le nuove richieste di ristrutturazione edilizia alla presenza di pannelli solari ed Impianti riscaldamento e produzione di acqua calda ad energia elettrica.

Ci impegniamo a utilizzare lo strumento del concorso di progettazione per la qualità del costruito per la realizzazione di ogni opera pubblica di rilevante interesse e/o impatto sulla città. Prevediamo anche incentivi sugli oneri di urbanizzazione per i privati che sottoporranno a concorso di progettazione la realizzazione dei loro interventi.

OBIETTIVO #12: Vivibilità della Città – Voghera Verde e Pulita

La ormai storica mancanza di una seria politica di programmazione per l’uso di sistemi di produzione energetica alternativi, ha causato un degrado delle condizioni di vita dei cittadini vogheresi ed un pericoloso rischio per la loro salute.

Gli obiettivi da raggiungere sono:

  • Diminuzione del livello generale di inquinamento ambientale 
  • Aumento della qualità di vita dei cittadini vogheresi
  • Diminuzione del tasso di incidenza delle patologie da inquinamento
  • Raggiungimento del 100% di raccolta differenziata dei rifiuti con restituzione alla cittadinanza di sconti sulla Tari in proporzione al raggiungimento dell’obiettivo. 
  • Valorizzazione dei rifiuti urbani raccolti

Questi obiettivi sono realizzabili attraverso:

  • Aumento dell’uso di sistemi alternativi di produzione di energia (pannelli solari, impianti di riscaldamento pubblici e privati a pompa di calore elettrici)
  • Mezzi pubblici dotati di motorizzazione a metano o elettrica per la viabilità interna
  • Aumento dell’utilizzo dei mezzi pubblici.
  • Messa a disposizione della città di colonnine di ricarica elettrica al fine di incentivare l’uso di mezzi privati a motorizzazione elettrica.
  • Tariffe agevolate elettricità ad uso mezzi privati di trasporto elettrico.
  • Messa a disposizione dei cittadini di biciclette elettriche (BIKE Sharing).
  • Potenziamento della rete cittadina di piste ciclabili.
  • Realizzazione di impianti di riciclo, recupero e compostaggio dei rifiuti locali con la creazione di nuovi posti di lavoro e per la produzione e commercializzazione di biogas e compost. Tali impianti dovranno essere in grado di fornire garanzie assolute di rispetto e tutela della salute pubblica e dell’ambiente; non solo, dovranno, inoltre, essere allocati in spazi lontani dall’abitato evitando che questo venga interessato ed infastidito da traffico eccessivo, rumori ed odori fastidiosi. Rimane fermo il parere negativo del PD circa la realizzazione del progetto già presentato ed in via di richiesta di approvazione, relativamente all’area Campoferro.
  • Potenziamento ed estensione rete di teleriscaldamento.

L’urbanistica non può e non deve più essere una pratica “espansiva” e “dissipativa” di risorse territoriali, ma deve occuparsi della città esistente per migliorarla e rigenerarla. Riqualificare intere parti di città può solo aumentare la qualità di Voghera e offrire opportunità concrete di rilancio. Per favorire le trasformazioni e un rilancio del settore edilizio proponiamo incentivi e semplificazioni, attenti a non compromettere in alcun modo la qualità pubblica delle nuove parti di città.

Ci vogliamo ispirare al principio: zero consumo di suolo e riduzione delle volumetrie. Affermiamo con forza la volontà di limitare al massimo il consumo di suolo e l’occupazione di aree libere (naturali ed agricole) per la costruzione di nuovi manufatti. Per le trasformazioni già in atto e per tutte quelle che potrebbero richiedere inevitabilmente l’occupazione di aree libere, prevediamo di istituire una forma di compensazione ecologica preventiva chiara e definita. Il minore impatto sulla città esistente e un minor carico urbanistico consentono una riformulazione qualitativa e quantitativa delle nuove opere pubbliche collegate alle trasformazioni.

OBIETTIVO #11: L’Ufficio di progettazione europea e bandi

Le risorse a disposizione sono scarse e pensare di realizzare tutto quanto necessario per Voghera con le sole risorse economiche interne è una vera chimera. Per questo serve una capacità politica ed amministrativa di tipo manageriale, per mobilitare investimenti privati e per attingere a quelle risorse europee, nazionali e regionali che sarebbero tanto utili ed indispensabili per lo sviluppo del territorio.

Il nostro impegno è quello di creare l’Ufficio di progettazione europea comunale, una struttura dedicata con le seguenti funzioni:

  • Elaborare progetti funzionali e coerenti alla realizzazione delle linee programmatiche definite dal seguente documento, 
  • Sostenere il Comune nella candidatura di progetti internazionali volti ad ottenere finanziamenti comunitari, sia come coordinatore che in partnership con soggetti pubblici e privati.
  • Inserire il Comune nelle Reti attive e nei network europei di città ed enti pubblici per lo scambio di buone prassi e la diffusione di politiche urbane, condizione necessaria per prendere parte alle iniziative congiunte.

Il tutto può concretizzarsi attraverso la definizione di un piano quinquennale strutturato a progetti tutti complementari fra loro e tutti funzionali al raggiungimento degli obiettivi definiti nel piano medesimo; dobbiamo fare ricorso a tutte le capacità, energie e risorse che il nostro territorio è in grado di esprimere.